Vendeva cannabis non light e 8mila articoli per fumatori non sicuri, negoziante nei guai

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Vendeva cannabis non light e 8mila articoli per fumatori non sicuri, negoziante nei guai

MACERATA – Canapa non proprio light, fertilizzanti di dubbia provenienza e più di 2.600 articoli per fumatori irregolari perché venduti senza l’apposita licenza. Sono stati trovati in un negozio della provincia di Macerata dalla guardia di finanza. Segnalato alla Procura il titolare. I controlli sono dei giorni scorsi. Nel dettaglio l’attenzione dei militari si è focalizzata sulla merce esposta alla vendita nel negozio preso in esame e dove sono stati individuati circa 5.300 articoli utilizzati per tritare il tabacco o altre sostanze e fertilizzanti utilizzabili anche per la produzione di canapa indiana, privi delle informazioni minime previste dal “Codice del Consumo”, importanti per garantire la tutela della sicurezza e della salute dei consumatori. In considerazione di quanto è emerso ed in assenza di documentazione che ne attestasse l’idoneità, gli articoli sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, per violazione alla normativa inerente la sicurezza dei prodotti.

Nel corso del controllo, inoltre, i militari hanno rinvenuto circa 2.600 articoli per fumatori (tra cui cartine arrotolate senza tabacco e filtri), soggetti ad imposta di consumo, che sono stati sottoposti a sequestro amministrativo per irregolarità ricadenti nel Testo Unico delle Accise, in quanto il commerciante è risultato sprovvisto della licenza per la vendita di generi di monopolio. Il prosieguo delle operazioni ha consentito di rinvenire oltre un chilo di infiorescenze di canapa indiana sfuse le quali, a seguito di esame, il Drop Test, sono risultate positive per la presenza di tetraidrocannabinolo (comunemente chiamato THC), noto principio attivo della sostanza psicotropa (il principio drogante) prodotta dai fiori di cannabis, e di conseguenza sono state sottoposte a sequestro. Il titolare dell’esercizio commerciale, fermo restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, nonché alla locale Camera di Commercio e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per i provvedimenti di rispettiva competenza sotto il profilo amministrativo.



fonte AnconaToday

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